Un ventilatore per la Pneumologia di Feltre da AISLA Belluno

L’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica (AISLA) ha donato alla pneumologia di Feltre un ventilatore meccanico del valore di oltre 14.800 iva esclusa.
L’apparecchiatura è stata già messa in uso a Feltre per una persona con SLA.
Quest’anno, sono passati 150 anni dalla prima volta in cui la SLA è stata descritta da parte di Jean-Martin Charcot, neurologo dell’ospedale Salpetriere di Parigi.
La SLA è una patologia neurodegenerativa progressiva dell’età adulta, determinata dalla perdita dei motoneuroni spinali, bulbari e corticali.
I motoneuroni sono le cellule responsabili della contrazione dei muscoli volontari, coinvolti principalmente per il movimento, ma anche per le funzioni vitali, come la deglutizione, la fonazione e la respirazione: la loro degenerazione implica la progressiva paralisi dei muscoli innervati.
La SLA conduce gradualmente alla paralisi dei muscoli volontari, fino a coinvolgere anche quelli respiratori.
Se un muscolo è inattivo per un lungo periodo, la sua massa diminuisce, si atrofizza. Questo è il motivo per cui il deperimento muscolare è un sintomo comune della SLA.

«La SLA colpisce solitamente persone di età compresa tra i 40 ei 70 anni; si stima che in Italia siano presenti oltre 6.000 persone affette da SLA.
Nel Veneto, secondo i dati calcolati in relazione ai dati di prevalenza forniti dall’EURALS – Consorzio Europeo Sclerosi Laterale Amiotrofica, aggiornati al febbraio 2019, i malati dovrebbero essere circa 490. Questo dato è variabile, perchè la sopravvivenza media delle persone con SLA negli ultimi anni è aumentata, anche grazie ai miglioramenti nella assistenza e per la diffusione di supporti tecnologici. L’incidenza, cioè la misura della probabilità di insorgenza di SLA nella popolazione entro un determinato periodo di tempo, è di 1-3 casi ogni 100.000 abitanti all’anno. Al momento non esistono terapie farmacologiche efficaci in grado di guarire la malattia. Tuttavia, grazie al supporto di ausili tecnologici e al miglioramento dell’assistenza, nel corso degli anni la qualità di vita dei malati è decisamente migliorata», spiega il direttore della pneumologia di Feltre Stefano Calabro.

Oggi l’assistenza alla persona con SLA deve sempre prevedere una qualificata terapia ed assistenza, fermo restando che l’ammalato ha diritto che siano predisposte tutte le modalità e le forme che gli consentano di manifestare anticipatamente le proprie volontà in merito alla cure e alla assistenza durante le varie fasi della malattia.

Fondamentale è quindi in questi casi una pianificazione condivisa delle cure.

Il Direttore Generale, Adriano Rasi Caldogno, ha ringraziato AISLA Belluno per l’importante donazione e ha auspicato il proseguimento di questo cammino virtuoso in una logica di complementarietà tra pubblico e volontariato per offrire ai cittadini servizi sempre migliori.

Il Presidente di AISLA Belluno, Giovanni Tulimiero, ha confermato l’intento dell’Associazione di continuare con generosità a supportare i malati di SLA e gli ospedali della Provincia.

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