Toscana. Approvato Piano Regionale per la Non Autosufficienza 2022-2024
Fonte: Regione Toscana
Il Piano Nazionale per la Non Autosufficienza (PNNA) e il riparto del Fondo per le non autosufficienze per il triennio 2022-2024 è stato approvato con DPCM 3 ottobre 2022, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 17 dicembre 2022.
Gli ultimi due anni sono stati segnati a livello nazionale dall’emanazione di provvedimenti incisivi rispetto all’ambito di azione che interessa il mondo della non autosufficienza e della disabilità. Importanti cambiamenti sono stati introdotti dalla L.234/2021 “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024”, rispetto al versante sociale della disabilità e della non autosufficienza, dalle disposizioni di cui all’art.1, commi 159-171.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) destina risorse ingenti a Missioni nelle quali specifiche linee di intervento sono rivolte alle persone con disabilità e agli anziani non autosufficienti, in previsione di riforme mirate sia al rafforzamento dei servizi sociali territoriali (Missione 5 “Inclusione e Coesione”) sia al potenziamento dell’assistenza sanitaria, inparticolare di quella territoriale (Missione 6 “Salute”).
Nell’ambito della Missione 5 Componente 2 “Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e Terzo settore”, il PNRR individua due riforme settoriali destinate ad accompagnare gli investimenti: la Legge quadro per le disabilità e il Sistema di interventi in favore degli anziani non autosufficienti.
La prima riforma, quella per le disabilità, è stata varata attraverso la L. 227/2021 “Delega al governo in materia di disabilità”. La finalità perseguita è quella di garantire alla persona con disabilità il riconoscimento della propria condizione, mediante una valutazione congruente, trasparente ed agevole, tale da consentire il pieno esercizio dei suoi diritti civili e sociali ivi inclusi i diritti alla vita indipendente e alla pienainclusione sociale e lavorativa, nonché l’effettivo accesso al sistema dei servizi, alle prestazioni, ai trasferimenti finanziari previsti e di ogni altra relativa agevolazione, per promuovere l’autonomia e il vivere su base di pari opportunità con gli altri, nel rispetto dei principi di autodeterminazione e di non discriminazione.
Per quanto riguarda l’ambito della non autosufficienza, il PNRR propone di riformare il sistema dei servizi sociali a favore degli anziani non autosufficienti e di migliorare le loro condizioni di vita, attraverso l’introduzione di un insieme organico di interventi e la definizione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEPS) da garantire. Questi ultimi sono stati anticipati dalla legge di bilancio 2022 , all’art. 1, commi 159-171.
La riforma si colloca all’interno di un’ampia strategia di interventi a favore degli anziani che comprende, tra le altre, le misure della Missione 6 per il rafforzamento dei servizi sanitari di prossimità e l’assistenza domiciliare, oltre che l’investimento “Sostegno alle persone vulnerabili e prevenzione dell’istituzionalizzazione” incluso nella Componente 2 della Missione 5.
Con il DM 77/2022 “Regolamento recante la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale”, sono state tracciate le linee per la riforma dell’assistenza territoriale che vede la promozione di un nuovo modello organizzativo della rete di assistenza primaria.
Il PNNA 2022-2024 introduce anche i LEPS di erogazione, identificati nei servizi socioassistenziali, volti a promuovere la continuità e la qualità di vita a domicilio e nel contesto sociale di appartenenza, così come indicato dal comma 162, lettera a), b),c) e dal comma 164 della L. 234/2021. Si tratta dell’assistenza domiciliare sociale e assistenza sociale integrata con i servizi sanitari, dei servizi sociali di sollievo, dei servizi sociali di supporto
e dei contributi per il sostegno della domiciliarità e dell’autonomia personale delle persone anziane non autosufficienti.
I LEPS, così come declinati nella citata L.234/2021, si riferiscono principalmente alla platea degli anziani non autosufficienti, ma garantiscono l’accesso ai servizi sociali e sociosanitari, attraverso i PUA, a tutte le persone non autosufficienti, anziane e con disabilità, mentre è la L. 227/2021 che prevede che siano definite le procedure volte alla determinazione di LEPS specifici. Pertanto, nella fase di transizione che corrisponde al periodo di vigenza del PNNA 2022-2024, i servizi alle persone con disabilità sono da intendersi quali obiettivi di servizio.
QUADRO DI RIFERIMENTO PER LA DISABILITA’
Per quanto concerne la disabilità, il già citato rapporto regionale sintetizza il quadro generale attraverso la lettura congiunta di fonti differenti: ISTAT, INPS e INAIL e le rilevazioni effettuate dalle diverse Zone distretto. Tuttavia, proprio a causa delle differenti dimensioni analizzate nelle rilevazioni, al momento sono possibili soltanto stime indirette, frutto della lettura delle diverse informazioni.
Secondo la pubblicazione la Disabilità in cifre dell’ISTAT (12), in Toscana nel 2019, le persone con limitazioni funzionali gravi sono circa 196 mila, pari al 5,3%, dato che sale al 17,3%, pari a 643 mila persone, se allarghiamo la platea a tutte le persone con limitazioni funzionali, con una netta prevalenza di over 74. Quasi una persona su tre vive in condizione di solitudine e oltre una su quattro in coppia senza figli.
Spostando l’attenzione sulle altre fonti, INPS rileva che al 31 dicembre 2019, i beneficiari di pensioni per le persone con disabilità sono oltre 246 mila, con un’incidenza regionale pari al 6,7% (7,4% in Italia); INAIL (13) rileva che che al 31 dicembre 2020, le persone con disabilità titolari di rendita diretta in seguito a infortunio lavorativo o malattia professionale sono circa 56 mila, con un’incidenza regionale pari a circa l’1,5% (0,95 % in Italia), con una netta prevalenza di maschi (83,3%) e di persone con 65 anni o più (68,8%).
Infine, i dati relativi alla rilevazione zonale hanno accertato per il 2020 la presenza di 31.625 persone in età 0-64 anni con cartella sociale attiva (11,5 ogni 1.000 residenti) che hanno ricevuto nell’anno almeno una prestazione di pertinenza dell’assistente sociale. Rispetto all’anno precedente si registra un incremento del 3,2% (974 assistiti in più), verosimilmente riconducibili ad una parte dei nuovi accertamenti avvenuti nell’anno ai sensi della L.104/1992 (8.294, di cui 3.262 in gravità).
Qui 👇la presentazione integrale della delibera