Sulle ali dell’inclusione. Perché è così difficile volare per una persona con disabilità? La riflessione di AISLA
di Grazia Micarelli
La promozione e la tutela del diritto alla mobilità delle persone con disabilità, con particolare attenzione al trasporto aereo, saranno al centro del webinar dal titolo “Sulle ali dell’inclusione – Accessibilità di aeroporti e aerei: a che punto siamo”, in programma mercoledì 20 settembre alle ore 16.30.
Questo seminario online è rivolto a tutte le persone con disabilità, alle loro famiglie, ai caregiver e agli operatori sociali che vogliono approfondire l’argomento. Per partecipare al seminario è necessario registrarsi. L’evento è organizzato dalla UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) e vedrà anche la partecipazione di AISLA, che dialogherà con rappresentanti delle istituzioni e degli enti del settore aeroportuale e aereo. Alla fine dell’incontro sarà inviato un questionario per raccogliere le opinioni e i punti di vista dei partecipanti. Per partecipare clicca 👉QUI
La Convenzione delle Nazioni Unite del dicembre 2006 ha cambiato il modo di pensare alla disabilità. Ora la disabilità è considerata una questione di diritti umani, partecipazione e cittadinanza. Questo significa che le persone con disabilità devono essere trattate allo stesso modo delle altre persone. La Convenzione promuove il modello sociale della disabilità, che si concentra sui diritti umani e garantisce alle persone disabili le stesse opportunità delle persone non disabili. L’articolo 20, in particolare, parla della mobilità personale e cioè del potersi muovere liberamente. Firmando questa Convenzione, il nostro Paese si è impegnato a garantire i diritti delle persone con disabilità e a eliminare ogni tipo di discriminazione. Diventa imprescindibile, dunque, promuovere lo sviluppo di servizi e attrezzature accessibili a tutti.
AISLA affronterà il tema del trasporto aereo di persone con disabilità grave e necessità di assistenza. Secondo la Convenzione ONU, le compagnie aeree non possono rifiutare l’imbarco delle persone con disabilità e devono consentire l’uso di dispositivi tecnologici. I passeggeri con disabilità devono poter prenotare online e segnalare le proprie esigenze di accessibilità. Non dovrebbero essere imposti, inoltre, tempi diversi per utilizzare il servizio. È bene anche sfatare un mito: il trasporto aereo non è più pericoloso clinicamente rispetto ad altri mezzi, anzi il contrario. I fattori di disturbo nei voli aerei ad “ala fissa” risultano molto inferiori rispetto ai valori nocivi, come il rumore o i sobbalzi, confrontati con quelli di un trasporto in ambulanza, elicottero. Quanto ai fattori microclimatici, questi possono essere gestiti per garantire un basso impatto sul passeggero durante il volo. Perché allora è così difficile volare per una persona con disabilità?
La prima richiesta è l’adozione di una procedura univoca e chiara per verificare l’idoneità all’imbarco. Le compagnie richiedono, giustamente, un Clinical Report per i passeggeri gravemente disabili, si tratta di procedure complesse, con moduli disomogenei e che richiedono spesso molto tempo per la compilazione ed una continua integrazione di ulteriori documenti. Sarebbe molto più semplice se ci fosse una procedura standard che assicuri tanto le Compagnie aeree, quanto i passeggeri. ENAC e IATA dovrebbero adottare un unico MEDIF (MEDical Information Form), cioè quel modulo che se compilato correttamente con il proprio medico, per quanto articolato, permette una comunicazione completa ed efficace di tutte le informazioni necessarie a stabilire le reali condizioni del passeggero.
Tra gli elementi discriminatori che ostacolano un volo di linea per un passeggero con bisogni specifici, sono i costi. Spesso le compagnie aeree impongono posti di business class per offrire maggiore comfort e sicurezza. La tariffa obbligatoriamente in business, in più, raddoppia perché si aggiunge anche il biglietto del proprio caregiver o assistente. Ma c’è di più. Quando il passeggero, invece, ha bisogno di una posizione supina, la compagnia offre il cosiddetto “servizio-barellato”. Prima di tutto va detto che non tutte le Compagnie offrono questo servizio ma, quanto questo accade, i biglietti da pagare in aggiunta sono ben 6: pari cioè al costo delle 6 poltrone smontate (3 per fila) necessarie per posizionare la barella. A questo, se necessario, si aggiungono poi gli eventuali costi per l’infermiere o il medico a seguito (con ulteriori biglietti di andata e ritorno). Ma non è finita, a tutto questo si possono aggiungere ulteriori costi per l’uso di apparecchiature mediche e per le spese amministrative. Ed è così che il costo di un volo di linea nazionale può arrivare a costare tra i 3-5mila euro.
È chiaro che il trasporto di un passeggero con disabilità necessità di prendere specifiche precauzioni, in particolare per quanto riguarda ossigeno, elettromedicali e comunicazione. La disponibilità di O2 a bordo di un aeromobile risulta essenziale in ogni trasporto aereo e per ogni passeggero. In presenza di passeggeri ventilati, va chiarito che sono dotati di apparecchiature elettromedicali in grado di funzionare autonomamente con batterie che non dovrebbero necessitare di ossigeno supplementare. È necessario assicurarsi, tuttavia, di avere abbastanza O2 a bordo e utilizzare bombole di ossigeno che rispettino le regole aeronautiche o, comunque, di bombole medicali comuni, è bene comunque assicurare una fonte di energia elettrica a 220 e 12 volt tramite appositi inverter che possano garantire la continuità di erogazione elettrica in volo a più apparecchiature in contemporanea. Per comunicare durante il volo, infine, è evidente che non sia possibile utilizzare, sia per l’impossibilità di utilizzare internet che per l’ingombro stesso del comunicatore a puntamento oculare, ed è per questo che si consiglia ai passeggeri di avere con sé una tabella Etran: è sempre suggerito che la persona che utilizza sistemi di Comunicazione Aumentativa Alternativa basati su tecnologia, ed i loro caregiver, siano in grado di utilizzare una tabella Etran. Altre attenzioni, non meno importanti, sono le precauzioni da prendere quando si posiziona il passeggero sulla barella o sul sedile dell’aereo: è necessario utilizzare materassi adatti e dove sia possibile regolare sia il gonfiaggio, a seconda della mobilizzazione necessaria, che posizionare correttamente il passeggero per garantire il massimo comfort. Il passeggero, naturalmente, deve essere fissato in sicurezza con le cinture aeronautiche e, quando necessario, protetto da sbalzi di temperatura e umidità con una coperta o una metallina, nota anche come telo isotermico.
In questi anni si è lavorato molto sull’accessibilità e sulla mobilità delle persone con disabilità, grazie al contributo delle Associazioni, delle Istituzioni e all’avvento di ausili che hanno migliorato notevolmente la qualità della vita delle persone e favorito la possibilità di spostarsi. Ma l’Italia, in conformità con la Convenzione ONU, dovrebbe impegnarsi maggiormente per arrivare ad adottare misure concrete per garantire la piena realizzazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali delle persone con disabilità, eliminando ogni forma di discriminazione e promuovendo l’accessibilità e l’inclusione in tutti i settori, compresa la mobilità aerea.