Piano per la Non Autosufficienza 2019-2021
Il Ministro del lavoro e delle Politiche Sociali convoca la prima riunione della Rete di Protezione e Inclusione Sociale
Si è svolto questa mattina il primo incontro istituzionale indetto dal Ministro Nunzia Catalfo e i rappresentanti delle parti sociali e gli organismi rappresentativi del Terzo Settore. La convocazione è stata l’occasione per attivare l’infrastruttura, istituita nel 2017, proprio per stabilire il confronto politico tra i vari livelli di governo in materia di programmazione e di coordinamento del sistema degli interventi sociali.
Il confronto ha permesso, in particolare, di illustrare il Piano triennale per la Non Autosufficienza 2019-2021. Tre le proposte rappresentate da AISLA al Ministro:
1) aumento del fondo perché le risorse complessive, benché aumentate a 573 milioni, continuano ad essere insufficienti;
2) definire i tempi di erogazione certi e stringenti;
3) è necessario un monitoraggio puntuale delle effettive erogazioni alle famiglie nello stesso anno dello stanziamento del fondo.
«È stato un incontro positivo – è il commento della Vice Presidente Nazionale AISLA Pina Esposito presente al tavolo – sia perché si è condivisa la necessità di strutturare un piano di lungo periodo sul tema della non autosufficienza, che per la condivisione dell’urgenza di raggiungere una politica sociale equa e uniformemente distribuita su tutto il territorio nazionale. In attesa di leggere il decreto, AISLA si aspetta di vedere garantita la continuità assistenziale e un intervento da parte del Ministero su quei territori scoperti dove, come da più tempo denunciamo, le persone con grave disabilità sono lasciate ad una assoluta indifferenza».
I malati di Sla in Italia sono più di 6.000 e si confrontano con una patologia inguaribile dal decorso per lo più rapidissimo e con un impatto devastante. È fondamentale, pertanto, che ci sia un’organizzazione socio sanitaria in grado di aiutare la nostra comunità a superare la sofferenza fisica e psichica che, nella maggior parte dei casi, ricade sui famigliari determinando condizioni estenuanti.
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