“Orme diverse: l’ingegnere e Davidino”. Ti raccontiamo com’è andata la presentazione a Roma
Si è svolta tra gioia e solidarietà a Roma, nella Libreria ELI in Viale Somalia, la presentazione del libro “Orme diverse – l’ingegnere e Davidino” di Davide del Vecchio, persona SLA e socio AISLA Lazio.
Un incontro partecipato e partecipativo che ha visto, tra i protagonisti, numerosi volontari della sezione AISLA Lazio insieme agli attori, già vicini all’Associazione, Licia Amendola e Simone Guarany. L’evento, accompagnato dal Trio Medusa, è stato inframezzato dai passaggi attoriali di Giancarlo Porcari, caro amico dell’autore che ha commosso con un monologo intimo e poetico.
Il libro è il racconto della vita di Davide del Vecchio, un diario che intermezza la carriera brillante di ingegnere, la vita di uomo, grande sportivo e di padre. Ad ogni episodio è raccontato, contestualmente, la figura di Davidino, affetto da SLA che nel perdere le sue autonomie e, progressivamente, la forza fisica riscopre il valore delle relazioni e degli affetti in un continuum di scoperte e di Amore per la Vita.
“In AISLA c’è un grande coinvolgimento e di questo sono grata ed emozionata. La condivisione è sempre la nostra forza – ha dichiarato l’Avv. Paola Rizzitano, Presidente della sezione Lazio di AISLA, che continua– Ringraziamo la libreria ELI e il suo fondatore per averci ospitato in un posto davvero particolare assieme a Davide e alla sua comunità. Essere qui per tutti noi testimonia quanto nessuno sia solo, anche in un cammino così duro, e quanto i nostri Guerrieri, come Davide, non risparmino nessuna energia davanti alla battaglia, anche raccontando la propria storia personale, la vita straordinaria, come la sua”.
Tra i 100 partecipanti in libreria anche il Segretario della sezione laziale, Stefano Litta e il volontario Salvatore Perrone, OSS specializzato nella SLA che ha seguito il ricovero di Davide Del Vecchio presso il Centro Clinico NeMO di Roma. Una parte del ricavato del libro, andato sold out durante la serata, verrà devoluto proprio allo stesso Centro Clinico, punto di riferimento nella Regione per le persone con malattie neuromuscolari.
In un messaggio letto dal Trio Medusa, Davide ha voluto condividere le motivazioni che lo hanno portato a scrivere la sua storia: “Il racconto narra principalmente della solidarietà, dei rapporti riscoperti che mi hanno dato la forza necessaria per affrontare lo tsunami che mi ha travolto. È uno spaccato delle crescenti limitazioni che ho dovuto affrontare paragonate ad una vita da persona sana. È un viaggio lungo la lentezza forzata che ha insegnato a me e alle persone care nuove prospettive per apprezzare i dettagli che contano. Mi auguro che aiuti tutti i disabili ad avere il coraggio di sfidare le limitazioni e che abbatta le barriere che le persone abili spesso hanno. Ringrazio gli amici che mi hanno aiutato ad essere qui.”
Un secondo appuntamento è fissato a Latina, il 2 Dicembre alle ore 15:30, nella Sala San Lidano della Curia Vescovile. “Orme Diverse” non è solo un libro ma la Forza degli occhi e del cuore di voler condividere una storia, che vale davvero la pena di conoscere.