NURSE COACH, GIOVANI PROFESSIONISTI CHE POTRANNO FARE LA DIFFERENZA
12 novembre 2021 – Siamo orgogliosi di annunciare che, da oggi, possiamo contare su 12 nuovi professionisti che saranno capaci di rispondere in modo adeguato al complesso bisogno di cura della nostra malattia.
Grazie alla collaborazione di docenti competenti nel gestire questa alta complessità, siamo riusciti a compiere un altro passo in avanti nella cura e nell’assistenza. Infatti, pur nella consapevolezza che la SLA, per quanto inguaribile possa (e debba) essere curabile, per AISLA è strategica la formazione del personale deputato all’assistenza.
Questa è la nostra filosofia, ed è con questo spirito che abbiamo celebrato oggi a Cremona la cerimonia di consegna diplomi del Premio Majori e del corso di formazione della figura Nurse Coach territoriale. La “nurse coach” – già ampiamente diffusa nel mondo sanitario nord-americano – è quella figura che, grazie a competenze tecnico infermieristiche ma anche relazionali e organizzative di case management, rappresenta un ruolo chiave per il dialogo e l’interazione con i servizi territoriali; ospedalieri; i centri di riabilitazione e ambulatoriali a cui afferiscono i pazienti del territorio.
In Italia la figura non è ancora riconosciuta nel Sistema Sanitario Nazionale ma è presente, come esempio pioneristico e virtuoso, nei Centri Clinici NeMO. Ed ecco perché, tra i docenti del corso figurano molti esperti di NeMO. Tra questi merita una speciale menzione la prof.ssa Sansone, direttore clinico del Centro NeMO di Milano che, da sempre, ha creduto e sostenuto l’innovazione legata allo sviluppo di questa figura. Lo è a tal punto da aver perorato con l’Università di Milano, di cui è professore associato, un Master specifico e per il quale, dal 2016, AISLA eroga tre borse di studio dedicate alla memoria di Felice Majori.
Poter contare sulla presenza della Nurse Coach, insomma, significa facilitare il percorso di presa in carico. Questo genera un forte senso di sicurezza e stabilità nei pazienti e nelle loro famiglie.
Il cuore di questi progetti sta proprio nella qualità delle relazioni che si devono instaurare fra la persona malata, la sua famiglia e tutti gli attori coinvolti nella sua assistenza. Infatti, oltre ad avere adeguate competenze tecniche, la Nurse Coach si contraddistingue anche per essere qualificata sul piano relazionale capace di mettere la persona al centro e non farla sentire esclusa o sola.
L’alleanza medico-paziente è imprescindibile, così come il confronto con gli operatori. Infatti, nel lavoro dell’assistenza, una delle caratteristiche più importanti è proprio saper ascoltare. Mettere la persona al centro. L’attenzione a questi valori contraddistingue da sempre la nostra comunità, è il nostro contributo per una società migliore e capace di proteggerci.
Questi giovani professionisti sono il nostro futuro. Riporto le parole di Francesca Majori: “Sono grata per questo premio in ricordo del papà che ha dedicato tanta vita alla formazione dei giovani. Non si stancava mai di incoraggiarli, invitandoli a non avere paura nel mettere a disposizione tempo, energia, intelligenza e vita per aiutare le altre persone”.
Il diploma è il raggiungimento di un traguardo, ma è anche l’inizio del percorso di vita. E se questi giovani saranno capaci di mettere in pratica tutto quello che hanno imparato e studiato sino ad ora – con professionalità e competenza, ma anche con responsabilità e amore – allora potranno fare la differenza e contagiare con entusiasmo e coraggio chi assisteranno.
Fulvia Massimelli
Presidente Nazionale
PREMIO MAJORI 2019-2020
Nadia Ghadif
Gaia Lavezzi
Chiara Banfi
DISCENTI CORSI NURSE COACH
Francesca Rossi
Luca Zamboni
Matteo Dibennardo
Michela Mazzacani
Cinzia Re
Elena Marcolin
Yuri Nori
Connye Mattera
Francesca Lanzillo
Fabio Condemi
Giulia Giannetto
Giusy Raffa
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