La ricerca della Luce: riflessioni sulla vita e sulla disabilità
La condizione di disabilità porta con sé una serie di sfide. Sfide che possono sembrare insormontabili quando si tratta di autonomia e indipendenza. Tuttavia, la forza della Vita risiede proprio nella capacità di adattarsi, di trovare la Luce, lì dove c’è nebbia e difficoltà.
Susanna Tamaro, con la sua sensibilità e profondità di pensiero, ci offre una riflessione profonda per chiunque abbia affrontato una difficoltà. L’osservazione, condivisa sul suo canale Facebook, di un piccolo seme di pioppo che vola su un pavimento di marmo diventa la metafora potente della condizione umana, e in particolare della disabilità. Ogni individuo, così come il pioppo in volo, è fragile, unico e complesso.
Ma non è forse la vita stessa l’esempio più evidente della fragilità umana?
Tamaro ci ricorda che venire al mondo è sempre un’avventura. Alcuni di noi nascono in circostanze favorevoli, protetti e avvolti nel confort. Altri invece nascono in situazioni di fragilità, di dolore o in un ambiente che non offre loro il sostegno di cui avrebbero bisogno. Eppure, come i semi, tutti noi abbiamo la spinta innata a radicarci nella terra e a cercare la luce. La disabilità può rendere questa ricerca più difficile, ma non impossibile. Anzi, spesso può rivelare una forza e una resilienza straordinarie che possono ispirare e illuminare il cammino di molti altri.
La scrittrice, costretta a convivere con la Sindrome di Asperger, ci invita a rivalutare la capacità di adattamento e di superamento del limite. In un mondo che spesso giudica e discrimina, è essenziale ricordare che la vera bellezza e la vera forza risiedono nella capacità di crescere, nonostante tutto. Ogni persona con disabilità è un testimone vivente di questa verità, un seme che, contro ogni previsione, riesce a trovare la sua strada verso il cielo.
In AISLA tutto questo si diffonde forte e potente. Una comunità forte e fuori dal comune che insieme condivide esperienza di vita e di malattia e costruisce pensieri e azioni per valorizzare la fragilità. Perché, essere fragili, vulnerabili non significa essere deboli. L’essere umano, nell’approccio con la diversità, si specchia nella fragilità stessa della vita, illudendosi di non avere difficoltà. Ma è proprio la fragilità ad offrire opportunità di superamento dello stigma ed insegnare vie di conoscenza.
Ogni giorno rendiamo grande l’operato dell’Associazione grazie alla partecipazione condivisa delle donne e degli uomini che ne costruiscono il cammino, diventando sostantivo.
AISLA è grata a tutti coloro che, offrendo la loro disabilità nella richiesta di assistenza, in realtà offrono l’opportunità di crescita e la capacità di produrre pensieri ed immaginare soluzioni.
Grazie alle fragilità, insieme, diventiamo oggetto di Vita.