Il tema dei Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali (LEPS) rappresenta un argomento di grande attualità nel dibattito pubblico italiano. Si tratta di una questione complessa che riguarda la definizione, l’attuazione e le criticità connesse all’implementazione dei LEP nei sottosistemi sanitario e socioassistenziale.

I Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) sono base di diritti civili e sociali in Italia, definiti dalla Costituzione all’articolo 117. Nonostante ciò, l’applicazione dei LEP si è dimostrata problematica, soprattutto nell’area sanitaria. La correlazione tra i LEP e diritti soggettivi a salute e tutela evidenzia l’importanza di adattarli alle necessità della popolazione per garantire servizi adeguati.

La definizione dei LEP, attualmente basata sulle risorse disponibili, non è adeguata per una determinazione pratica del LEP. Anche aspetti specifici, come contenuti, modalità e standard, devono essere presi in considerazione. Questo consentirà una corretta dimensione finanziaria dei vari LEP, attraverso analisi esaustive basate su definizione di quantità, valori e rapporti.

Un’importantissima evoluzione sta avvenendo con i cosiddetti LEPS di processo, che definiscono un quadro di riferimento per i percorsi assistenziali, con fasi, contenuti e orientamenti per le Ambiti Territoriali Sociali (ATS). Allo stesso modo, il concetto di “Standard” aiuta a determinare quantità e rapporti tra diverse prestazioni, assegnando valori di riferimento. L’elaborazione dei “costi e fabbisogni standard” permette di stabilire le relazioni tra LEP e finanziamenti per l’assistenza sociale.

Esistono però delle problematiche, come la necessità di confronto dei costi con una media nazionale e la valutazione dei bisogni da soddisfare e loro distribuzione. Serve inoltre un’analisi della relazione tra fondi destinati ai LEP e la copertura dei bisogni effettivamente soddisfatti.

Ai LEP sono associati i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) sanitari, che definiscono un elenco di servizi accessibili a tutti i cittadini e soggetti a periodiche revisioni. Tuttavia, i LEPS operano in un contesto differente, coinvolgendo i singoli comuni, i quali gestiscono autonomamente le proprie risorse.

In tutto ciò, è evidente una disparità strutturale tra il sistema sanitario e quello sociale italiano, comprensibile dall’operato dei LEA e dei LEPS. Un’idea interessante potrebbe essere lo sviluppo di un piano operativo simile a quello del Reddito di Inclusione (REI), che ha saputo integrare vari LEPS.

La legge 234/2021 prevede che i LEPS siano formati da una serie di interventi, servizi e attività integrate, garantendo una qualità di vita e pari opportunità su tutto il territorio nazionale. Questo implica una necessità di una visione più progressiva e sofisticata dei Livelli Essenziali di Assistenza Sociale.

Per un miglioramento concreto, è fondamentale un’adeguata comprensione del ruolo primario dei LEPS nell’Assistenza Sociale. Ogni elemento coinvolto nella definizione di un LEPS deve essere attentamente analizzato, cosi come le correlazioni con le altre funzioni chiave e Livelli Essenziali.

Per poter operare in settori di tale complessità, è necessario unire le due radici del nostro sistema integrato di servizi e bisogni standardizzati e definire un unico standard per l’importante compito dell’Assistenza Sociale. Oltre a questo, ci deve essere un impegno nel costruire un sistema di governance multilivello, includendo tutte le competenze tra Stato, Regioni e Comuni, e cercando di ampliare il raggio d’azione dei LEPS per includere quante più risorse possibili.