Gran Galà del Basket. Ti raccontiamo com’è andata

Una serata speciale, tra grandi emozioni e una commossa partecipazione, quella organizzata dal Comitato regionale della Federazione Italiana Pallacanestro (FIP) Friuli Venezia Giulia in occasione della chiusura del campionato regionale giovanile.

L’appuntamento, inserito nel palinsesto del Global Day SLA, è stato l’occasione per la consegna pubblica della donazione ad AISLA nell’ambito dell’iniziativa solidale “Stoppiamo insieme la SLA!”, corrispondente ad un euro per ogni canestro da tre punti realizzato. La gara sportiva prende ispirazione dalla storia di Federico Franceschin, ex giocatore professionista e allenatore di basket, recentemente diagnosticato SLA, ha permesso la collaborazione e l’incontro tra la FIP Friuli Venezia Giulia e AISLA.  

Presenti alla serata presso il Porto Vecchio di Trieste, il Vicepresidente nazionale AISLA Paolo Zanini insieme a sua moglie Catia Speranza, referente sezione AISLA Trieste e numerosi volontari. Il messaggio lanciato da Paolo con il comunicatore è stato di forte impatto per tutti: “La scelta di continuare a vivere con dignità la mia condizione di malato ma soprattutto di persona la devo alla mia famiglia, all’Associazione e ai Centri Clinici NeMO che io considero una seconda casa. Grazie per il prezioso contributo”

(audio integrale di Paolo Zanini)

Una celebrazione delle vittorie sportive, ma anche un potente messaggio di solidarietà. Grazie ai canestri segnati, la FIP FVG ha donato 15.022,00€, il frutto di un impegno condiviso, che dimostra ancora una volta quanto sia importante volto fare squadra, dentro e fuori dal campo, per affrontare insieme le sfide più grandi.

“Con gli amici di Federico Franceschin non ci vedevamo da dicembre, ma è stato come se ci fossimo visti la settimana prima. – ha commentato Catia Speranza, referente AISLA Trieste che continua – Ci siamo confrontati sullo stato di salute di Federico, con cui siamo in contatto. Nel frattempo la sala si riempiva di ragazzi e ragazze venuti per ricevere i meritati premi. Quando hanno ascoltato il messaggio di Paolo e di Nadia ho visto molti sguardi commossi: atleti, allenatori, dirigenti. Tutti hanno capito l’importanza del loro canestro da tre punti. Grazie a Federico e ai suoi amici, molte persone che sanno cosa è la Sla, hanno conosciuto la nostra associazione e la donazione è il frutto di tutto questo lavoro.  Con noi c’erano anche Luigi Migliaccio, malato da due anni e la moglie Alessandra che hanno condiviso con noi questa serata, emozionati come noi e felici di fare parte della grande famiglia Aisla”

Sul palco anche le parole della Presidente della sezione friulana di AISLA, Nadia Narduzzi.

“Ci sono due parole che oggi desidero consegnarvi. La prima parola è consapevolezza. Di fronte a questa parola, mi sono chiesta: Che cosa significa per noi la consapevolezza? La Sla ci porta a percorrere un tratto di vita estremo.  Il nostro mondo è così imperfettamente perfetto! Duella incessantemente tra viltà e incoscienza, mentre rimane stabile sui nostri cuori il peso della paura. E se è vero che è coraggioso solo chi prova paura, con la consapevolezza di non essere più soli, vi dico che:
Noi non abdichiamo. Noi non abbasseremo mai lo sguardo alla malattia. Noi non smetteremo mai di incoraggiare ricercatori, clinici, volontari e i compagni di malattia.

La seconda parola è Speranza. Richiama tanto il valore di essere insieme, quanto quello della consapevolezza. Una speranza che richiama ad una responsabilità comune, quella per gli altri che va intesa proprio come la responsabilità per il futuro, per chi domani sarà al nostro posto. Oggi voglio esprimere la mia sincera e profonda gratitudine a Federico, Giovanni e la FIP. Grazie per permettere ad Aisla di essere qui.”

Una serata intensa e un’iniziativa lodevole che ci ricorda quanto insieme si possano fare grandi cose e ci insegna che, quando la Solidarietà fa canestro, vince solo la cooperazione e il Bene Comune.

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