Giornata Mondiale delle Donne e della Scienza: Collaborazione e Continuità tra Ricerca e Cura sono le Parole d’Ordine della dott.ssa Cerri per il Progresso
La Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza, istituita nel 2015 dall’Onu, viene celebrata in tutto il mondo l’11 febbraio.
In Italia, questa giornata è particolarmente significativa considerando il numero limitato di donne laureate in STEM (Science, Technology, Engineering, and Mathematics) e la loro importanza nel settore scientifico. Tra queste eccellenze, la dott.ssa Federica Cerri, esperta della Commissione Medico-Scientifica di AISLA e neurologa specializzata Sla presso il Centro Clinico NeMO di Milano.
La dott.ssa Cerri è convinta che solo attraverso l’unione di competenze e conoscenze sia possibile supportare le famiglie che convivono con malattie gravi come la Sla. Inoltre, ritiene che questa sia la chiave per il vero progresso nel campo medico-scientifico. La sua visione sottolinea l’importanza di collaborazioni e sinergie tra ricerca e cura, al fine di fornire le migliori soluzioni possibili ai pazienti.
La presa in carico multidisciplinare, secondo la dott.ssa Cerri, rappresenta un elemento fondamentale per garantire un’assistenza di qualità a ciascuno. Solo attraverso un approccio integrato e collaborativo, si può essere al fianco delle persone, e delle famiglie, che affrontano quotidianamente la Sla.
La continuità tra ricerca e cura è un elemento imprescindibile nel trattamento di una malattia così complessa. Solo attraverso una stretta collaborazione tra professionisti sanitari e ricercatori è possibile ottenere significativi progressi nella lotta contro la Sla.
La dott.ssa Cerri si impegna a promuovere e sostenere la presa in carico multidisciplinare, nonché la continuità tra ricerca e cura. Il suo obiettivo è garantire la migliore qualità di vita possibile per ciascun paziente.
“Continuare a lavorare in rete per far fronte alla complessità della malattia è fondamentale per garantire una presa in carico multidisciplinare che sia centrata sul paziente. La continuità tra ricerca e cura, con una stretta collaborazione tra gli ambiti scientifici e clinici, permette di offrire soluzioni innovative e personalizzate. È necessario valorizzare l’importanza di questo approccio integrato per assicurare la migliore assistenza a ciascuno”. – dott.ssa Federica Cerri