Sappiamo bene che la persona malata e la sua famiglia hanno bisogno di essere seguiti da un’equipe sanitaria multidisciplinare che li sappia guidare sia nelle fasi iniziali della malattia, sia in quelle avanzate. Allo stesso tempo è fondamentale che tutti i servizi siano attivati tempestivamente per far fronte ai bisogni, sempre crescenti, della persona con SLA.
La “nurse coach” – già ampiamente diffusa nel mondo sanitario nord-americano – è quella figura che, grazie a competenze tecnico infermieristiche ma anche relazionali e organizzative di case management, rappresenta un ruolo chiave per il dialogo e l’interazione con i servizi territoriali; ospedalieri; i centri di riabilitazione e ambulatoriali a cui afferiscono i pazienti del territorio, oltre agli altri setting.
Venerdì 12 novembre, in diretta streaming su Facebook e Youtube, approfondiremo la conoscenza di questa figura durante la consegna dei diplomi ai discenti che hanno seguito la IV edizione del Master di I Livello in “Presa in carico delle persone con grave disabilità” promosso dall’Università degli Studi di Milano in collaborazione con il Centro Clinico NeMO.
Sarà l’occasione, inoltre, per conoscere le tre finaliste del “Premio Majori” 2019/2020 che hanno ricevuto da AISLA la borsa di studio per portare a termine la loro specializzazione.
Perché come ricordava sempre il Prof Felice Majori: “i giovani di oggi sono il futuro di domani”.
Vi aspettiamo alle 12.00 insieme a:
– Fulvia Massimelli, presidente AISLA
– Stefania Bastianello, responsabile tecnico di AISLA
– Valeria Sansone, direttore clinico Centro Clinico NeMO Milano
– Francesca Majori, consigliere AISLA Cremona