AISLA BELLUNO, DONAZIONI PER 27MILA EURO PER LA CURA DELLE PERSONE CON SLA

La sede Aisla Belluno continua ad investire per supportare e migliorare la qualità della vita delle persone con Sla e dei loro familiari.
Negli ultimi due anni, infatti, la locale sede Aisla coordinata da Luciano Tulimiero ha effettuato donazioni per la rilevante somma totale di 27mila euro a due diverse strutture del territorio, dove anche le persone con Sla si recano per essere curate ed assistite.
Se nel 2017 era stata la casa di riposo di Cavarzano a beneficiare dei sollevatori messi a disposizione degli ospiti con problemi di deambulazione, lo scorso febbraio l’Unità Operativa Complessa Pneumologia di Belluno ha invece ricevuto tre macchinari del valore complessivo di 19mila euro, sempre acquistati da Aisla Belluno con i proventi di varie raccolte fondi e donazioni in suo favore.
Si tratta nel dettaglio di  un sistema Micro Rpm Carefusion per misurare la  pressione respiratoria, di un polisonnigrafo Somte per valutare le apnee notturne e di uno spirometro portatile Microloop per misura la pressione muscolare sia in fase diagnostica che terapeutica. Un kit portatile, che va ad aggiungersi alla strumentazione fissa e di grandi dimensioni già in uso al San Martino. Macchinari che i pazienti (non solo le persone con Sla ma anche affetti da altre patologie che comportano problematiche analoghe) possono utilizzare anche al proprio domicilio.
Le attrezzature, già utilizzate dallo scorso mese di febbraio, sono state ufficialmente presentate in conferenza stampa lo scorso 16 aprile: «Negli ultimi due anni siamo riusciti ad acquistare macchinari e fare donazioni per una somma davvero ingente, ben 27mila euro, grazie al ricavato di varie manifestazioni organizzate in favore di Aisla sul territorio a cui si sono aggiunte anche alcune donazioni private – spiega Luciano Tulimiero, referente di Aisla Belluno – Nel bellunese le persone con Sla sono una quindicina: come Aisla offriamo loro sostegno psicologico con la dottoressa Paola Ungaro e servizio di fisioterapia gratuiti, supporto burocratico ai familiari ed ausili necessari ai malati, come ad esempio il comunicatore oculare. Siamo un riferimento anche per i malati della provincia di Treviso. I nostri soci attivi sono una ventina, altrettanti i sostenitori».

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