Ad un marito, papà e nonno meraviglioso
11 gennaio 2023
E’ passato un mese e poco più da quanto babbo Candido se n’è andato.
Era il 29 novembre e dopo 2 anni dalla dura diagnosi della SLA ci ha lasciati in silenzio, in piena notte proprio come se avesse voluto evitarci quel momento di grande dolore.
Ci sono tanti ricordi che mi vengono in mente, ma il primo che voglio ricordare è la grande forza che inizialmente ha messo per affrontare la malattia. Io personalmente sono rimasta incredula da come mio padre all’inizio stava affrontando questa grandissima montagna da scalare. Affrontava ogni giorno con forza, so che lo stava facendo per noi, so che l’unica cosa che voleva era trasmetterci tranquillità e con quel sorriso che ogni giorno aveva sulle labbra ci riusciva. Ricordo anche che non voleva farci pesare mai nulla, infatti fin quando il suo corpo glielo ha permesso ha continuato a svolgere ogni cosa da solo.
E’ stato un papà meraviglioso per me, per mia sorella Giorgia e mio fratello Michele. Ci ha insegnato forse una delle cose più importanti ovvero il non mollare mai davanti a nulla, nemmeno ad un ostacolo cosi grande proprio come lo è la SLA.
In questo ultimo anno però aveva perso anche quella piccola forza che gli era rimasta, il suo corpo era diventato la sua gabbia e tutto ciò che voleva era poter tornare a correre e non guardare 24h su 24h il soffitto, proprio come diceva sempre.
Ricordo ancora quando prima di andare a dormire mi guardava senza dire nulla, so che avrebbe voluto dirmi qualcosa ma purtroppo la malattia non gliela permetteva. So che l’unica cosa che avrebbe voluto fare era tornare ad abbracciarci…
Non voleva più essere un peso per noi, ma non lo è mai stato nonostante tutti i momenti di sconforto che ci sono stati.
So che volare in cielo per lui è stata una grande liberazione, perché sognava ogni giorno di poter raggiungere i suoi genitori e liberarsi dal suo corpo immobile per poter tornare finalmente a correre. L’unica cosa che infatti mi consola in questo momento è saperlo lassù felice.
Babbo Candido ci ha lasciato una grandissima testimonianza di amore per la vita, nonostante i momenti di dolore e di sconforto lui era un grande combattente.
Sono sicura che ora lui ci guarda da lassù fiero di quello che siamo diventati, ma questo solo grazie a lui.
Ciao babbo, sei stato un uomo stupendo da cui prendere esempio, un nonno meraviglioso per le tue Beatrice e Camilla ma, soprattutto, un marito meraviglioso per mamma Giulia.
Ci basterà guardare il cielo ora perché sappiamo che tu sei li.
Elisa Settembrini