8 Marzo 2025: Giornata Internazionale delle Donne e l’impegno di AISLA per la Tutela delle Donne con Disabilità

La giornata Internazionale delle Donne un’occasione fondamentale per riflettere sulle conquiste ottenute e sulle sfide ancora aperte nel percorso verso la piena parità di genere. In questa giornata dedicata ai diritti delle donne, AISLA rinnova il suo impegno nel garantire protezione e inclusione alle donne con disabilità, un gruppo che spesso affronta difficoltà maggiori nel vedere riconosciuti i propri diritti, specialmente quando si tratta di violenza di genere.
AISLA e l’impegno nell’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità
AISLA, da sempre impegnata nella difesa dei diritti delle persone con SLA e delle loro famiglie, conferma la partecipazione attiva all’interno dell’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità.
Un risultato di grande valore è stato recentemente raggiunto con l’approvazione del documento finale del Gruppo di Lavoro sulla “Questione della Violenza contro le Donne con Disabilità”, in cui AISLA ha dato il suo contributo attraverso il lavoro della sua delegata Chiara Candela, Consigliere Nazionale AISLA. Durante la riunione plenaria del 3 dicembre 2024, l’Osservatorio ha ufficialmente approvato e trasmesso il documento agli Uffici del Ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità – Dipartimento per le Pari Opportunità.

“Confrontarmi a livello nazionale su temi così cruciali rappresenta per me un’enorme responsabilità e un’opportunità straordinaria. L’auspicio per il 2025 è che il livello di sensibilità, consapevolezza e responsabilità sociale cresca al punto da rendere impensabile qualsiasi forma di violenza fisica, psicologica o economica sulle donne con disabilità. Troppe volte, infatti, queste violenze restano invisibili, perché perpetrate in contesti familiari o di cura da chi dovrebbe offrire supporto e protezione. Il potere dell’abusante si nutre della dipendenza della vittima, rendendo ancora più difficile riconoscere gli abusi e chiedere aiuto. Non servono lividi per parlare di violenza: negare la possibilità di autodeterminarsi – che si tratti della gestione della propria pensione o della cura di sé – significa violare la dignità di una persona. Per questo, è essenziale garantire l’accessibilità dei servizi di supporto, formare adeguatamente gli operatori e sensibilizzare la società. Preservare la dignità delle donne con disabilità deve essere la priorità di ogni iniziativa politica e sociale: solo così possiamo costruire una società davvero inclusiva e giusta”, ha dichiarato Chiara Candela, Consigliere Nazionale AISLA e delegata al Gruppo di Lavoro.
Il documento approvato affronta in maniera approfondita le problematiche legate alla violenza sulle donne con disabilità, evidenziando come essa sia spesso perpetrata da caregiver familiari o conviventi, in contesti domestici e di cura. Tra i punti fondamentali si sottolinea la necessità di garantire alle donne con disabilità pari accesso ai percorsi di assistenza previsti per le altre vittime di violenza, con una particolare attenzione ai bisogni specifici legati alla loro condizione.
Tra le proposte chiave del documento, tre macro aree di intervento:
- Accessibilità della comunicazione e dell’informazione: potenziare l’accesso delle donne con disabilità alle informazioni sui loro diritti e sui servizi di supporto.
- Standard minimi per i centri antiviolenza e le case rifugio: creare ambienti sicuri e accessibili, con personale formato sulle esigenze delle vittime con disabilità.
- Linee guida e formazione delle operatrici e degli operatori: fornire strumenti per una risposta adeguata ai casi di violenza che coinvolgono donne con disabilità.
AISLA continuerà a lavorare per garantire che le raccomandazioni contenute nel documento diventino azioni concrete, contribuendo alla sensibilizzazione e alla formazione degli operatori, e promuovendo la piena accessibilità dei servizi di supporto.
In questa Giornata, AISLA vuole ribadire che la lotta alla violenza di genere è un impegno costante che richiede la collaborazione di istituzioni, associazioni e cittadini affinché nessuna donna venga lasciata sola. La dignità, il rispetto e l’autodeterminazione di ogni persona devono essere al centro delle politiche di inclusione sociale, perché solo così potremo costruire un futuro più giusto e accessibile per tutte e tutti.