Disabilità: approvati due decreti che semplificano le procedure e prevedono una maggiore assistenza
Il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri due importanti decreti che cambieranno la legge 104 che riguarda le persone con disabilità. Le modifiche, insieme al Decreto Legge sulle cure palliative, sono un segnale di attenzione del governo verso l’assistenza delle persone più fragili.
Il primo decreto, chiamato “Misure urgenti in materia di assistenza e cura delle persone con disabilità in situazione di gravità”, prevede una maggiore assistenza domiciliare per le persone con disabilità gravi (grado di invalidità pari almeno al 67%), la possibilità di avere maggiore supporto economico per le famiglie di coloro che si prendono cura di persone con disabilità, l’introduzione di procedure semplificate per l’accesso alle prestazioni concesse alle persone con disabilità e la creazione di un fondo per il sostegno alle persone gravi con disabilità.
Il secondo decreto, invece, introduce importanti modifiche alla legge 104/92 riguardante l’assistenza alle persone con disabilità. In particolare, si prevede una maggiore flessibilità per il riconoscimento del diritto alla disabilità, che potrà essere valutato anche alla luce delle difficoltà che una persona deve affrontare nell’attività lavorativa, oltre che in quella quotidiana (estensione del congedo parentale fino a 10 giorni lavorativi all’anno per chi ha familiari disabili). Inoltre, si prevede l’istituzione di un sistema di controlli maggiormente orientati a verificare il livello di disabilità delle persone che richiedono assistenza, per evitare situazioni di abuso del sistema.
Introdotto anche il tema del progetto di vita individuale personalizzato e partecipato. La ministra Locatelli: “Provvedimento che segna un punto svolta nella visione della disabilità“. Questi due decreti mostrano come il tema della disabilità stia diventando sempre più centrale nell’agenda politica italiana.
Inoltre, questi decreti vanno in linea con la prospettiva dell’International Classification of Functioning, Disability and Health (ICF), che pone al centro delle proprie analisi non solo la disabilità della persona, ma anche la sua interazione con l’ambiente. Questo cambio di prospettiva rappresenta un nuovo punto di vista per la tutela dei diritti delle persone con disabilità, perché si focalizza sulla loro capacità di partecipare attivamente alla società, piuttosto che sulle loro limitazioni. Tuttavia, è importante che la prospettiva dell’ICF diventi una realtà concreta e non solo un’astrazione teorica. Solo in questo modo potremo davvero garantire una tutela efficace dei diritti delle persone con disabilità.
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